a cosa serve la valutazione EMOTIVO-MOTIVAZIONALe?
Valutare gli aspetti emotivo-motivazioni è utile per due ragioni.
La prima riguarda, come per la valutazione cognitiva, un criterio di esclusione (APA, 2023): se una persona ha una forte ansia, che difficilmente riesce a gestire, soprattutto nei contesti pubblici (come la classe), potrebbe bloccarsi nella lettura a causa dell'ansia e non di un Disturbo Specifico dell'Apprendimento. In situazioni come questa, è consigliabile una presa in carico psicoterapeutica.
In secondo luogo, questa valutazione permette di intercettare eventuali situazioni di disagio emotivo e di scarsa motivazione connesse all'apprendimento. Molti studenti con DSA, infatti, possono sperimentare vissuti di inadeguatezza ed incompetenza a seguito dei plurimi insuccessi scolastici. In questi casi, prende avvio un circolo vizioso: i fallimenti vengono interpretati come indicatori di una personale incapacità, vengono sperimentati alti livelli di ansia e di insoddisfazione che portano sempre più ad evitare di impegnarsi nelle varie prove. Tale comportamento conduce inevitabilmente ad altri insuccessi che confermano l'ipotesi di partenza, ossia di non valere niente, con ripercussioni sul valore di sé. Tale circolo vizioso è noto in letteratura come impotenza appresa (Cornoldi, 2019). Metterlo in luce durante la valutazione è utile nella pianificazione dell'intervento di supporto, mirato al rinforzo delle capacità e alla trasformazione di un circolo vizioso in virtuoso.